“Smart Horeca” un nome forse poco originale ma molto efficace nel voler rappresentare la nuova frontiera della relazione tra industria, distribuzione e pubblico esercizio. In un’epoca in cui tutto diventa “smart”, dagli smart workers, alle smart cities, dagli smart watch ai pervasivi smartphones, non potevamo trovare definizione più adatta per descrivere in breve un universo di funzionalità tecnologiche volte a migliorare, innovare e, permetteteci, rivoluzionare il settore della distribuzione horeca.
Perché Smart Horeca non è solo un’applicazione, ma un insieme di opportunità da cogliere sfruttando la tecnologia con l’obiettivo di trovare nuovi metodi per proporre prodotti, iniziative e servizi in un settore da troppo tempo legato a vecchi dettami commerciali.
Innovare significa non solo introdurre nuovi strumenti o seguire le tendenze tecnologiche del momento, significa innanzitutto sapere reinventare il proprio lavoro, prendere atto dei mutamenti in corso e cavalcare l’onda in arrivo per non esserne travolti.

Ma per fare ciò è necessario acquisire la giusta consapevolezza, informarsi, capire cosa sta accadendo attorno a noi, imparare ad adattarsi e non ingessarsi nella convinzione che il proprio modello di business non abbia margini di miglioramento:
GUARDARE OLTRE I PROPRI CONFINI.
Ecco quindi il difficile compito di informare, di stimolare il pensiero di imprenditori e manager, raccontando i principi che stanno portando milioni di aziende in tutto il mondo ad approcciare nuovi metodi di business, orientando le proprie risorse e i propri investimenti verso l’uso dell’informazione come oggetto delle proprie strategie.
E’ da diversi anni che CDA spinge su questo fronte. Ormai non si contano più le occasioni in cui si è parlato dell’importanza dell’informazione. Sembra quasi un’ossessione ma in realtà è il semplice prendere atto di come sia diventato essenziale fare business basando le proprie strategie sull’utilizzo consapevole dei dati.
Oggi circola una mole tale di informazioni che non si riesce a dominarne la profusione. Non siamo ancora capaci di utilizzare appieno l’informazione che è già tempo di dominarne l’apparentemente incontrollabile aumento. Dove per dominare non si intende “limitare”, ma “governare”.
In un mondo sempre più interconnesso, subentrano meccanismi sociali che condizionano radicalmente qualsiasi settore lavorativo, da quello dei servizi a quello produttivo.
Social Network, mobile computing, big data, business intelligence sono i pilastri dell’era digitale, ognuno dei quali merita di essere conosciuto, se non affrontato.
Saper gestire la “complessità” diventa una mission decisamente ostica, ma saper adattarsi ai cambiamenti è ancora più difficile, soprattutto in un settore come il nostro dove regna la legge del prezzo rispetto a quella dell’adattabilità.